Questo nostro mondo ha grande bisogno di saggezza. In un mondo in cui regna superficialita e approssimazione ce bisogno di una forza equilibrante che moderi e corregga. Ce un profondo bisogno di saggezza ma anche e soprattutto della consapevolezza di questo bisogno. Troppo spesso, travolti da passioni e presunzioni, si crede di sapere. Esseri umani, con ingenuita, scorrazzano per il mondo dettando leggi, decretando verita.È necessario proporre, in modo discreto, una visione piu limpida e pura che possa essere colta da chi e pronto. Non e scontato avere questo bisogno. È necessario un processo di sensibilizzazione che renda possibile lessere iniziati a questa visione. La saggezza non e per tutti, perche richiede sensibilita, umilta, moderazione. Il saggio non sa di esserlo, e puro e semplice; egli sa di non sapere. Poiche questo non e mai uno stato definitivo ma un continuo divenire, una costante evoluzione, uno spirito che non pretende o si afferma, ma rimane silenzioso, disponibile, in attesa.Lumilta controbilancia larroganza, ed e consapevolezza dei propri limiti, della propria piccolezza come esseri umani, senza superbia o presunzioni; e modestia e semplicita di sentimenti, apertura a ogni voce, costante e vivo spirito di ricerca. I grandi saggi non pretendono di sapere, di conoscere ogni cosa, ogni legge, ogni verita. Essi sono aperti al dialogo, alla scoperta, allindagine. Ogni piu piccolo contributo e prezioso e deve essere accolto. Lumilta a volte si osserva nel silenzio, un silenzio partecipe e presente, che si manifesta in accoglienza e ascolto. Troppe parole spesso nascondono presunzione, superficialita, stupidita. Il saggio e capace di parlare nel silenzio. Saggezza richiede esperienza e, come ci dice Aristotele, e la lunghezza del tempo che produce lesperienza. La nostra mentalita contemporanea privilegia velocita e prestazioni, efficienza e quantita. Accade cosi che gli anziani non siano piu ascoltati o considerati, relegati allisolamento, in ricoveri e case di cura. I giovani portano produttivita, energia, spirito di iniziativa. Ma essi non hanno ancora vissuto abbastanza per vedere, per conoscere, per sapere. È necessario un dialogo tra giovani e vecchi, una collaborazione in cui gli uni ascoltino gli altri e soprattutto si rispettino a vicenda. Nelle societa piu antiche si usava chiedere consiglio agli anziani, che gia avevano vissuto, provato e sbagliato. La cultura attuale non vuole piu sapere, trascura la storia, vive nellattimo di un video di trenta secondi, pensa a un futuro infinito.La saggezza e lenta, lentissima, quasi ferma. Guarda, ascolta, pensa e poi forse alla fine parla. Essa e in grado di cogliere lessenziale, di riconoscere cio che e veramente importante, evitando di perdersi nella moltitudine. È capacita di sintesi, il riuscire a cogliere con uno sguardo una totalita, vedere con chiarezza elementi fondamentali, senza perdersi nei particolari. Lo sguardo del saggio e silenzioso, essenziale, sintetico. Egli parla senza parole, trasmettendoci quiete e serenita con la sua sola presenza.
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