"Texas, metà ''800. Granny, una donna bianca sposata, felice e con una numerosa famiglia, un giorno un po'' per sfidare il futuro, un po'' per ragioni missionarie, decide col marito di superare, insieme a figli e nipoti, i confini del famigerato West, per spingersi come pionieri in una terra aspra e ostile, ma soprattutto sconosciuta. La donna sa che lì abita la tribù indiana dei Comanche, nota per violenze e crudeltà, ma ha fiducia nelle proprie qualità umane e buone intenzioni. In realtà le cose non vanno esattamente come lei pensava. Presto i Comanche attaccheranno il suo gruppo, uccideranno alcuni dei suoi cari (fra cui il marito), ne rapiranno altri. Granny sopravviverà miracolosamente alla strage, pur dopo essere stata ferita. Più dolorosa della violenza fisica, è però per lei la scoperta che poco a poco i suoi stessi familiari sopravvissuti si arrendono (o adattano) alla vita indiana, tradendo ai suoi occhi la cultura occidentale e cristiana in cui sono cresciuti.
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