Vaslav Nijinsky

Il nome di Nijinsky evoca tutta la leggenda dei Balletti Russi, quellaapparizione bruciante e fugace che avrebbe segnato una svolta nel gusto el'irruzione del moderno nell'arte della danza. Ma Nijinsky fu anche unsingolare destino, che ci parla soprattutto dalle pagine di un libro: i suoitravagliati "Diari". Quando Diaghilev lo lancio, nel 1909, Nijinsky era ungiovane allievo della scuola di danza di Pietroburgo. In breve tempo sarebbediventato uno degli esseri piu osannati e idolatrati d'Europa. Ma l'equilibriodel ballerino era fragile: su di lui incombeva la follia, che lo avrebbepresto travolto. E proprio sulla soglia della follia Nijinsky scrisse, neiprimi mesi del 1919, questo febbrile diario.

Il nome di Nijinsky evoca tutta la leggenda dei Balletti Russi, quella apparizione bruciante e fugace che avrebbe segnato una svolta nel gusto e l'irruzione del moderno nell'arte della danza. Ma Nijinsky fu anche un singolare destino, che ci parla soprattutto dalle pagine di un libro: i suoi travagliati "Diari". Quando Diaghilev lo lanciò, nel 1909, Nijinsky era un giovane allievo della scuola di danza di Pietroburgo. In breve tempo sarebbe diventato uno degli esseri più osannati e idolatrati d'Europa. Ma l'equilibrio del ballerino era fragile: su di lui incombeva la follia, che lo avrebbe presto travolto. E proprio sulla soglia della follia Nijinsky scrisse, nei primi mesi del 1919, questo febbrile diario.

Vaslav Nijinsky, «el dios de la danza», estuvo rodeado de leyenda desde el inicio de su carrera como bailarín. Su virtuosismo era extraordinario y su técnica, perfecta; como coreógrafo, creó un nuevo

Todos estamos en deuda con Jean Baptiste Marc Bourgery (1797-1849). Su Atlas de Anatomía no sólo supuso un acontecimiento de enormes repercusiones en la historia de la medicina, sino que a día de hoy sigue siendo uno de los tratados anatómicos más completos que se hayan publicado nunca, y también uno de los más bellamente ilustrados.Bourgery empezó a trabajar en su magnífico atlas en 1830 en colaboración con el ilustrador Nicolas Henri Jacob (1782-1871), un alumno del pintor francés Jacques Louis David. Los primeros volúmenes se publicaron al año siguiente, pero completar el tratado requirió cerca de dos décadas de esfuerzos; Bourgery consiguió completar en vida su magna tarea, pero el último de los ocho volúmenes del tratado no se publicó en su totalidad hasta cinco años después de su muerte.