Quel sorprendente paese che è il gulag, frantumato dalla geografia in arcipelago, ma unificato dalla psicologia in continente, è un paese quasi invisibile, quasi impalpabile, abitato dal popolo degli zek». Dal Circolo polare artico alle steppe del Caspio, dalla Moldavia alle miniere d'oro della Kolyma in Siberia, le "isole" del Gulag – l'organismo che gestiva i campi d'internamento nell'Unione Sovietica – formavano un invisibile arcipelago, popolato da milioni di cittadini sovietici. Nei Gulag è vissuta o ha trovato fine o si è formata un'"altra" Russia, quella di cui non parlavano le versioni ufficiali, e di cui Solženicyn, per primo, ha cominciato a scrivere la storia. In un fitto intreccio di esperienze dirette, di apporti memorialistici, di minuziose ricostruzioni dove non un solo nome o luogo o episodio è fittizio, "Arcipelago Gulag" racchiude una tragica cronaca di quella che è stata la vita del popolo sovietico "del sottosuolo" dal 1918 al 1956. Una straordinaria opera corale che ha visto la luce per la prima volta a Parigi nel 1973. Questa edizione recepisce sia le importanti aggiunte e integrazioni apportate al testo dallo stesso Solženicyn nel 1980, sia i successivi interventi, volti a esplicitare nomi e luoghi, effettuati nell'edizione curata da sua moglie nel 2006.
Ficha técnica
Editorial: Mondadori Italia
ISBN: 9788804741572
Idioma: Italiano
Encuadernación: Tapa blanda
Fecha de lanzamiento: 13/09/2021
Especificaciones del producto
Escrito por Aleksandr Solzhenitsyn
Alexandr Solzhenitsyn (1918, Kislovodsk, Cáucaso del Norte-2008, Moscú) estudió ciencias en Rostov y en 1942 fue enviado al frente. En 1945, detenido por «delitos de opinión», fue internado hasta 1956 en un campo de trabajo, donde vivió gran parte de la experiencia relatada en Un día en la vida de Iván Denísovich (Andanzas 677) y en Archipiélago Gulag (Tiempo de memoria 47/1-3). Rehabilitado, volvió a tener graves problemas a partir de 1967. Pese al Premio Nobel, concedido en 1970, su situación se agravó hasta el punto de que, en 1974, fue expulsado de la URSS. Tras veinte años de exilio en Estados Unidos, volvió a Rusia, donde murió. Además de las obras citadas, Tusquets Editores ha publicado sus novelas El primer círculo y Pabellón de cáncer (Andanzas 175 y 193), así como sus textos Cómo reorganizar Rusia y El «problema ruso» al final del siglo XX (Ensayo 14 y 25). Los dos relatos del presente volumen, que ofrecemos en una nueva traducción a partir de la versión definitiva del autor, y con un iluminador epílogo del traductor, se basan en sendas historias reales, convertidas, gracias a la maestría narrativa de Solzhenitsyn, en dos pequeñas joyas literarias.