Gli scrittori che Giovanni Macchia allinea in questa galleria di ritratti, sono colti anziché nello splendore della giovinezza, in momenti di crisi, quando, prossimi alla vecchiaia o attaccati da malattie, si avviano verso la fine. Perché ogni scrittore ha un proprio tramonto. Ma non sempre la vecchiaia è una condanna alla rinuncia e al silenzio. Montaigne acquistò verso la fine della vita un'energia e un coraggio che non aveva mai posseduto, quasi non vedesse più il passato come un ammasso di rovine e osservasse il volto dei tempi nuovi con un misto di terrore e di speranza.
Macchia indaga sulla nascita del piu celebre romanzo della letteratura italiana, i Promessi Sposi. Nascita quanto mai misteriosa, se si pensa alla precedente attivita del Manzoni che "fu dapprima un grande poeta lirico, poi un tragico, uno storico, un moralista, e infine un romanziere". Eppure i nessi con il Manzoni precedente permangono, se e vero che la forma stessa del romanzo nasce in lui come sviluppo della funzione del coro nelle tragedie, e se e vero che la Storia della Colonna infame, ai Promessi Sposi indissolubilmente legata, lo inserisce "nella grande corrente inquisitoriale del romanzo moderno, da Stendhal a Dostoevskij". Macchia guarda gli aspetti piu innovativi della riflessione del Manzoni, sullo sfondo della cultura europea.
La obra consta de dos partes, la primera es la propiamente ensayística y se dedica al estudio de la figura de D. Juan en la literatura y la ópera, y se rastrea en ella los orígenes del mito, deteniéndose en sus manifestaciones más importantes. En la segunda parte, se reproducen textos raros o poco conocidos del siglo XVII, donde aparece de algún modo la figura del héroe literario. Dado el carácter de esta obra, no existe en España un estudio similar, sobre todo teniendo en cuenta que se reproducen textos muy poco conocidos. La calidad literaria del texto lo convierte en un estudio único y novedoso sobre el tema.