Tullio Pericoli, pintor y diseñador, nace en Colli del Tronto en 1936 y desde 1961 reside en Milán. Ha expuesto en numerosas galerías y museos tanto italianos como extranjeros y sus dibujos han aparecido en los más importantes diarios y revistas internacionales. Entre sus libros cabe destacar Woody, Freud und andere (1988), Attraverso il disegno (1991), Die Tafel des Königs (1993) y Terre (2000). Recientemente ha trabajado como escenógrafo para la Opernhaus de Zurich, el Teatro Studio y el Teatro alla Scala de Milán.
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"""Questi disegni sono nati tra il 1982 e il 1984. In quegli anni una parte del mio lavoro era rivolta ai giornali e alle case editrici e l'altra alle gallerie d'arte. Insomma, nel primo ruolo ero un disegnatore, nel secondo un pittore ... Sempre in quegli anni la Olivetti stampava, per i propri auguri di fine anno, e quindi per un pubblico ristretto, due volumi prestigiosi: un'agenda da tavolo e un libro con un testo classico, ambedue illustrati di volta in volta da artisti differenti. Le due collane erano curate da Giorgio Soavi, che mi offri di fare uno dei successivi volumi e mi chiese di scegliere un testo adatto. La scelta di Robinson Crusoe fu quasi immediata ... In Robinson Crusoe in realta i personaggi sono due: il naufrago e l'isola, una figura e un paesaggio. Proprio i due temi cui mi stavo dedicando in quegli anni. Avrei potuto unificare i miei stili, facendo diventare personaggio il paesaggio e paesaggio il personaggio. Raggruppando i miei disegni per temi e scegliendo alcuni brani dal Robinson di Defoe ho costruito questo libro. Contiene non solo le tavole per il volume Olivetti, ma quasi tutti i lavori, rimasti inediti, che feci in quel periodo intorno a Robinson. E rivederli mi da una non piccola emozione. Ora sono qui, quasi da soli, a raccontarne la storia e forse finalmente si realizza quella che era la mia vera ambizione di allora."" "
Molti grandi nomadi, prima o poi, si lasciano sfuggire la vera motivazione della loro irrequietezza: la ricerca di un posto ideale dove vivere. Nel caso di Robert Louis Stevenson, questa ammissione ha preso forma nel 1884 in un breve testo, "La casa ideale", in cui le caratteristiche di questo luogo immaginario - costruito pero con i frammenti di molti paesaggi visti e attraversati - vengono elencate con estrema precisione. Usando la voce narrante dello scrittore, Tullio Pericoli ha deciso di girare un documetario per immagini apparentemente fisse. E per farlo ha scelto un formato che ricorda quello dei cinematoscopi, le curiose scatole magiche usate per vedere le forme prima immobili prendere vita all'improvviso.
Cada día las expresiones de nuestra alma escriben en nuestra cara una página de ese relato, en perenne revisión, que es el rostro de cada uno de nosotros. Tullio Pericoli ha observado su alfabeto, ha investigado su gramatica, ha estudiado las combinaciones y las huellas que el alma dibuja sobre la superficie del rostro. Por primera vez, en este libro escribe acerca de este misterio, no solo en el lenguaje figurativo habitual en el, sino en el lenguaje de las palabras, narrando su experiencia, su manera de observar a las personas, de analizar sus caras, el modo en que, en unos cuantos signos esbozados sobre un papel, toma cuerpo la personalidad de un rostro. Y nos ofrece una antologia inedita del misterio expresivo de los retratos: diez variaciones sobre la maraña de signos que es el rostro de Samuel Beckett.
«Todos sabemos escribir cuentos. Escribimos uno para todo el tiempo que dura nuestra vida en una lengua que ignoramos poseer. Una lengua que no está hecha de palabras, aunque su composición sea muy parecida a los lenguajes que conocemos», señala Tullio Pericoli. Este cuento que escribimos cada día en nuestro rostro obedece a una gramática misteriosa de la que el autor conoce las reglas. Él sabe traducir este código cifrado y de este trabajo de traducción nacen sus retratos, «una biografía distinta de la oficial, una síntesis visual, una especie de rostro-resumen». Como él mismo nos dice: «¿Podría existir un rostro que, a pesar de parecerse al auténtico, fuera más verdadero aún porque nos cuenta su historia?».