Questo titolo sta girando il mondo, con grande piacere dellautrice che ringrazia. (2)RICORDI DI UNA SCRITTRICEDedicato alla professoressa Adele Cilibrizzi ChianconeIl racconto e breve e viene pensato come una dedica allinsegnante della scuola darte Istituto Palizzi, Adele Cilibrizzi. E preceduto da una prefazione dove la Fasano prende in dovuta considerazione la strada complessa che autori ed autrici, come lei, della vecchia scuola debbono praticare per adeguarsi allera del digitale, compiendo quel salto obbligato dalla macchina da scrivere e controverse relazioni con gli editori, al portatile e al self publishing, un cambiamento rapido quanto drastico che ha rivoluzionato il mondo della letteratura.(... Dedicated to Professor Adele Cilibrizzi Chiancone. The story is short and is thought of as a dedication to the teacher of the Istituto Palizzi art school, Adele Cilibrizzi. It is preceded by a preface where Fasano takes into due consideration the complex path that authors, like her, of the "old school" must follow to adapt to the digital age, making that forced leap from the typewriter and controversial relationships with publishers, to laptops and self-publishing, a rapid and drastic change that revolutionized the world of literature.) Nipote darte, giornalista, scultrice, pittrice, poetessa e scrittrice, la Fasano ama sovente annoverarsi nella categoria da lei definita figli di un dio minore, riferendosi alloceano piu o meno invisibile degli autori che non arrivano a godere dei voli promozionali garantiti dai grandi colossi editoriali (comunque in crisi).Fa sorridere, immaginarla seduta davanti alla sua Olivetti a correggere gli errori (oggi si chiamano refusi) col bianchetto, o trascorrere le ore in biblioteche non proprio a chilometro zero, e ritagliarsi gli spazi piu impensabili per le infinite riletture, tra gli impegni di giornalista e di madre, prima di presentare un manoscritto alleditore.Lodore dei libri, per i ragazzi delle sue classi, non potra mai apparire piacevole come appariva a lei, quando ne teneva uno tra le mani. Fosse quello nuovo dei testi scolastici, oppure quello antico dei libri della biblioteca del padre.Il ricordo piu prezioso va alla prof.ssa Cilibrizzi, che col suo sorriso quasi mesto allorche Bianca bambina le confido di voler diventare una scrittrice, anziche metterla in guardia da una strada tutta in salita la fa da inconsapevole sprone; quel sorriso, sulle prime non interpretato, apre un varco nella coscienza della piccola artista, che pensa le poesie sullautobus e a casa le trascrive, accompagnandola fino alleta adulta.Infiniti modi ha lartista di forgiare dentro il suo vissuto piu significativo la misteriosa spinta a procedere.Loredana Zino
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